Le 4 regole fondamentali per diventare un imprenditore di successo.

come diventare un imprenditore di successo

Vuoi realizzare il tuo sogno e diventare un imprenditore di successo? Bene sei giunto nel posto giusto.

Il mercato in cui operiamo oggi è in continua evoluzione, e per diventare un imprenditore di successo bisogna possedere le giuste qualità ed essere in grado di capire le esigenze dei clienti/utenti, ottimizzando con attenzione le risorse che si ha a disposizionei, senza tralasciare il minimo particolare.

Vediamo ora, quali sono le 4 regole fondamentali per diventare un imprenditore di successo.

1. Avere un’ottima formazione di base

La formazione e il costante aggiornamento del management sono fattori chiave per la crescita e l’innovazione delle imprese. Investire su se stessi o, se si possiede un’azienda, sulle proprie risorse umane è importante se si vuole costruire un business sicuro e di successo.

Qualunque sia il proprio percorso professionale, o settore in cui si vuole investire, bisogna sempre essere pronti ed aperti ad acquisire nuove nozioni o conoscenze dettate dalle esigenze di un mercato frenetico e in continuo mutamento. Infatti, sono sempre più richieste conoscenze tecnologiche, capacità di imparare nuovi linguaggi, flessibilità mentale e apertura alle novità.

La formazione continua e l’aggiornamento professionale delle risorse umane consentono di migliorare in modo importante il livello di motivazione del personale, l’intero clima aziendale,  l’efficienza e la produttività dell’azienda.  Coinvolgere il proprio staff in percorsi di formazione e aggiornamento permette loro di sentirsi parte integrante di una squadra. Fornire loro gli strumenti  e le conoscenze per migliorare e svolgere al meglio il loro ruolo è un modo per rinvigorire l’intero sistema-azienda.

Gestire al meglio le relazioni con il personale determina un benessere aziendale, necessario per attirare e mantenere in azienda i talenti migliori. Far crescere le persone,  a cominciare dal periodo dell’apprendistato, quando un giovane è maggiormente predisposto ad imparare quelle capacità che gli serviranno in tutta la sua vita professionale, è una scelta vincente. Perché  in un mercato sempre più competitivo, è ancora  l’eccellenza delle persone a fare la differenza.

2. Costruire un’identità di brand

Un brand non è una semplice etichetta, ma una vera e propria filosofia che accompagna l’idea, la storia, i prodotti ed i servizi offerti da un’attività imprenditoriale. Questo vuol dire che il marchio deve innanzitutto avere un suo corpo, e che i potenziali clienti siano messi nelle condizioni di poterlo percepire, per apprezzarlo fino in fondo e per preferirlo agli altri business che puntano alla medesima offerta.

Il brand, quindi, è uno degli aspetti più importanti di qualsiasi attività, grande o piccola, al dettaglio o B2B, in quanto una buona strategia di marca può contribuire a raggiungere un vantaggio competitivo importante nel mercato di riferimento.

In poche parole, il tuo brand è la tua promessa al tuo cliente . Esprime chi sei, chi vuoi essere e in che modo vuoi essere percepito dalle persone.

Come si può definire una buona strategia di marca?

Definire il proprio brand non è semplice e richiede uno studio approfondito del mercato e del business nel quale si vuole operare. Per poter iniziare a capire e ad implementare una strategia di marca e definire quindi il proprio brand è opportuno, innanzitutto, rispondere alle seguenti domande:

  • Qual è la missione della tua azienda?
  • Quali sono i vantaggi e le caratteristiche dei tuoi prodotti o servizi?
  • Cosa i tuoi clienti e le prospettive già pensano alla tua azienda?
  • Quali qualità desideri associare alla tua azienda?

Una volta risposto a queste domande e definito quale sia il vostro obiettivo, target di riferimento e vantaggio competitivo dei vostri prodotti o servizi, si può avere una visione più chiara e completa del vostro brand e su come farlo percepire dai vostri utenti/clienti.

3. Analisi del mercato e dei competitors

La prima regola per un imprenditore e generare un profitto: questo significa che un’idea affascinante, che non incontra però un mercato pronto ad accoglierla, va messa in cantiere in favore di altri progetti monetizzabili nel breve. Il segreto per un business che funziona, infatti, e creare un’onda e cavalcarla per più tempo possibile: una volta raggiunto il successo, si potrà pensare a qualche investimento a rischio per allargare le prospettive di crescita.

Un’analisi approfondita del mercato consente, quindi, alle aziende di studiare i propri competitors e di individuare quali sono i punti di forza e gli aspetti più importanti in un determinato business. La conoscenza dell’ambiente circostante è il punto di partenza principale per costruire un buon vantaggio competitivo.

Per prima cosa è necessario individuare quali sono i competitors, reali e potenziali. Per fare questo ci si può avvalere di internet e Google, preziosi alleati in questa ricerca. Si possono anche visitare i siti delle più importanti marche operanti nel mercato in questione, per prendere ispirazione dai “grandi”.

Una volta individuati i concorrenti, bisogna raccogliere tutte le informazioni possibili su di loro: in questo caso vengono in aiuto operatori come Cerved, che forniscono documenti societari, e tools come Alexa, che offrono analisi del comportamento degli utenti.

Terminata la fase di ricerca, è giunto il momento di analizzare tutti i dati raccolti: attraverso grafici, tabelle e fogli di calcolo si possono elaborare agevolmente le informazioni reperite e sarà più facile comprendere appieno la situazione.

Generalmente il confronto fra i business si focalizza sui prodotti venduti, il fatturato ed il ROI. Grazie a questa analisi sarà possibile valutare i punti di forza e di debolezza non solo della propria azienda, ma anche quelli dei competitors.

Questa ricerca offre anche un efficace mezzo di analisi del profilo organizzativo, sia interno che esterno, della concorrenza, fornendo utili spunti per la gerarchia organizzativa del proprio business nel caso in cui ci fosse qualcosa da cambiare.

Infine, ultimata questa fase di studio ed analisi, sarà possibile sviluppare nuove strategie di produzione e marketing per diventare più competitivi ed emergere nel mercato.

4. Approccio strategico e monitoraggio

L’ultimo punto da tenere in considerazione per diventare un imprenditore di successo è quello relativo all’approccio strategico e alla misurazione o monitoraggio dei risultati raggiunti dalla strategia che si è deciso di implementare.

Un buon piano di azione, sviluppato attraverso la creazione di un buon business plan, permette di affrontare con serenità questa fase, che è la più lunga e costosa.

Nel momento in cui si entra in questa fase ci sono quattro aree da considerare:

  • le attività di monitoraggio e di misurazione dei risultati,
  • la gestione dei cambiamenti,
  • l’aggiornamento
  • la comunicazione degli avanzamenti.

Queste attività sono fondamentali per verificare che il tutto sia in linea con il piano strategico, in quanto hanno come scopo, quello di garantire gli obiettivi aziendali relativi ai ricavi, ad esempio le spese, il profitto e la soddisfazione del cliente.

In conclusione, possiamo affermare che per diventare un imprenditore di successo bisogna possedere non solo una buona idea di investimento, ma avere anche un’ottima conoscenza del mercato di riferimento in cui si vuole operare e dei mezzi da utilizzare per implementare il proprio business.

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